La pizza!
Siamo a Napoli, una città dove nasce una delle cose più famose AL MONDO: La PIZZA NAPOLETANA.
Fare la pizza qui è un’arte, tant’è che l’arte del pizzaiolo napoletano è stata dichiarata patrimonio immateriale dell’umanità dall’UNESCO nel 2017.
In questa ricetta ho provato a farla anche a casa onorando l’originale che è tipicamente tonda, bassa e dai bordi alti.

Ingredienti:
(Click sugli ingredienti per visualizzare i prodotti)
- 70 gr farina integrale di kamut BIO
- 80 gr Farina di Grano Tenero tipo Manitoba BIO
- 1/4 cucchiaino di zucchero di canna BIO
- 90 gr acqua tiepida
- 2gr di lievito di birra disidratato
- 20 gr olio di semi di girasole BIO
- 1/2 cucchiaino di sale fino
Le quantità sopra elencate, sono indicate per una sola pizza.
Per preparare l’impasto per la nostra pizza napoletana, mescolare con un cucchiaio le farine setacciate con il lievito, lo zucchero, l’olio e l’acqua fino a formare un panetto. Successivamente, aggiungere il sale facendo attenzione a non farlo entrare in contatto direttamente con il lievito poichè il sale inibisce l’azione del lievito stesso. Lasciare il panetto a temperatura ambiente (così da far attivare il lievito) per circa un’ora, magari coperto con un canovaccio, poi fare le pieghe e riporlo in frigo chiuso in un contenitore ermetico leggermente unto per 24h.
Per le pieghe, stendere l’impasto fino a formare un rettangolo, poi tirare il lato alto e ripiegatelo a metà su se stesso, ripetete l’operazione con la parte inferiore e ripiegatela sulla prima piega sempre verso il centro e chiudete su se stesso.
Girate l’impasto di 90°, in modo che la chiusura precedente risulti perpendicolare a voi.
Spianare ancora l’impasto e ripetere le pieghe per poi girare di nuovo di 90°.
Ripetere per una terza volta e modellare l’impasto chiudendolo a palla. Con tutte queste pieghe, l’impasto si sarà asciugato inglobando anche sufficiente aria.
Dopo la prima lievitazione, estrarre il contenitore dal frigo e lasciarlo a temperatura ambiente per qualche minuto. Procedere con un’altra serie di pieghe e riporre nuovamente il panetto in frigo per altre 24 ore.
Dopo la seconda lievitazione, estrarre il contenitore dal frigo e lasciarlo a temperatura ambiente per circa mezz’ora; Adagiare l’impasto su carta forno picchiettando dal centro verso l’esterno conferendogli l’aspetto della tipica pizza napoletana bassa ma dal cornicione alto.
Preriscaldare il forno statico a 250 gradi ed inserire la teglia con la pizza farcita nel ripiano basso del forno per circa 7-8 minuti. Spostare poi la teglia nella parte alta azionando il grill, per circa 5 minuti.
Per la farcitura, in questo caso ho utilizzato formaggio e pomodorini in cottura, con l’aggiunta di rucola all’uscita dal forno. Se si vuole farcire come una classica margherita, occorre disporre il sugo di pomodoro sulla superficie della pizza evitando il cornicione, cuocere qualche minuto come descritto precedentemente ed aggiungere la mozzarella quando si sposta la teglia in alto.
- Effettuare le pieghe dopo la prima lievitazione di 24 ore è stato un mio esperimento. E’ possibile lasciare il contenitore in frigo consecutivamente per 48 ore.
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